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Comunicato sulla repressione a Carrara

Il gruppo anarchico Germinal aderente alla Federazione anarchica italiana condanna aspramente le forche di Stato che si sono aspramente abbattute a Carrara si alcune persone definite esponenti  del così detto fronte anarchico insurrezionalista,  indagati, perquisiti ed arrestati  con la pesante quanto improbabile accusa di terrorismo.  Come si può evincere dalla stampa,  che ha già dato in pasto alla bestia della paura collettiva ed irrazionale del anarchico cospiratore, queste persone   sembrerebbero  colpevoli nella sostanza del reato di stampa clandestina. Reato creato ad hoc da una legge fascista varata subito dopo l omicidio Matteotti (1924) per per silenziare gli oppositori. Attualmente si prevede per tale reato una sanzione pecuniaria che va da 100 € sino a 600 €. Il dubbio viene e sembra destinato a trasformarsi rapidamente in certezza, ovvero che sia in corso un attacco di stato ai movimenti antagonisti, ai sindacati conflittuali, al pensiero divergente e libertario, affinché vengano identificati come pericolo sociale fino all’ estremo dell’ organizzazione criminale.  A conferma di ciò arrivano sul fronte politico le recenti  esternazioni di un rappresentante della regione Lazio in merito all attentato e si suoi responsabili della strage di Bologna,  esempio di revisionismo storico avvallato da associazioni e organizzazioni orbitanti attorno a Fratelli d’Italia in primis Casa Pound.
Ci troviamo di fronte ad un attacco repressivo  alla libertà di pensiero,  attuato con misure con cui il nuovo governo,  erede di quello in camicia nera, per l ennesima volta si palesa, in un clima di caccia alle streghe che ripropone la solita strategia del terrore in cui l anarchico da subito diventa il mostro da eliminare. Noi anarchici  condanniamo la violenza come strumento di emancipazione,  come condanniamo questa società basata sul denaro e sullo sfruttamento dell uomo e dell ambiente,  come condanniamo tutte le guerre combattute per l interesse di pochi,  ma dove ci muoiono in tanti.

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