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“Essere natura”. Presentazione con l’autore

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Presentazione: Morti in una città silente

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Lo Stato ha condannato a morte Cospito

Lo Stato ha condannato a morte Alfredo Cospito

Con il rigetto della richiesta di revoca del 41 bis da parte della Corte di Cassazione, lo sciopero della fame di Alfredo Cospito entra in una fase ancora più tragica. Se deciderà di portare alle estreme conseguenze la sua lotta, il suo nome andrà ad aggiungersi al lungo elenco di morti in carcere per colpa dello Stato.
La lunga e persistente campagna antianarchica a cui abbiamo assistito in questi mesi è stata orchestrata perché il governo e la magistratura potessero condannarlo a morte nonostante il vasto movimento di solidarietà che si è creato e che è andato ben oltre i confini del movimento anarchico.
Da parte nostra non possiamo che ribadire con forza le nostre posizioni: sosteniamo la lotta contro il 41bis che consideriamo sia uno strumento di tortura così come combattiamo l’ergastolo ostativo perché lottiamo per una società di libere ed uguali, dove lo sfruttamento e l’oppressione siano solo un ricordo di un infame passato così come le galere con tutto il loro carico di sofferenza e morte.

Qualsiasi sia l’esito di questa vicenda, che ha dimostrato ancora una volta il disprezzo per la vita umana da parte dei governi, riaffermiamo che non ci faremo intimidire dalla repressione e dalle campagne di criminalizzazione.

Continueremo ad essere nelle piazze e nelle strade diffondendo le nostre idee e le nostre pratiche di lotta e di libertà.

Ci vorrebbero isolare, marginalizzare, zittire, ma non ci riusciranno: continueremo a lottare per l’anarchia ogni giorno fra gli sfruttati, nei quartieri, sui luoghi di lavoro e di studio, nei movimenti di opposizione sociale.

No al 41 bis
Viva l’anarchia!

Federazione Anarchica Italiana
(Commissione di Corrispondenza)

27 febbraio 2023

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Pranzo solidare in sostegno alla comunità curda

 

Domenica 5/3 alle 12.30 all’Ateneo Libertario pranzo solidale in sostegno alle popolazioni curde colpite dal terremoto

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Assemblea Antimilitarista 7/3 ore 21

Attenzione:
Per evitare sovrapposizioni con altre iniziative antimilitariste presenti in città, l’assemblea antimilitarista convocata per venerdì 3 marzo è stata spostata a martedì 7 Marzo, ore 21.

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Comunicato FAI contro 41 bis e repressione antianarchica

CONTRO IL 41BIS. CONTRO LA REPRESSIONE ANTIANARCHICA. PER UNA SOCIETÀ SENZA GALERE

Il carcere è un’istituzione totale prodotto di una società basata sul dominio e sullo sfruttamento. Lungi dall’essere una soluzione ai problemi sociali, rappresenta una delle tante facce della violenza degli stati.

In Italia le condizioni di detenzione nelle carceri sono in costante peggioramento da anni: sovraffollamento e abusi fisici e psicologici sono la “normalità” di una situazione sempre più intollerabile, e di questo ne fanno fede i sempre più numerosi suicidi.

Le condizioni di esistenza di chi si trova in regime di 41bis o di Alta Sorveglianza risultano ancora più inaccettabili. In questi casi si può parlare di vera e propria tortura psicofisica per le pesantissime condizioni di isolamento e deprivazione.

L’ergastolo così come l’articolo 41 bis sono orrore istituzionalizzato, indegno di qualsiasi società. Al di là dei proclami pelosi sulla necessità di ‘recupero’ del detenuto e della detenuta alla normale vita sociale, queste pene inflitte palesano in che considerazione le classi dominanti tengano coloro che incappano nelle reti della loro ‘giustizia’: rifiuti da isolare in quella discarica sociale che sono le carceri.

Perfino la Corte Costituzionale se ne è accorta, dichiarando queste misure incostituzionali già da 2021. Il nuovo Governo, continuando la prassi dei precedenti, ha invece ribadito l’applicazione dell’ergastolo ostativo.

Da anni assistiamo all’accanimento particolare delle istituzioni repressive contro il movimento anarchico con teoremi giudiziari sempre più fantasiosi e condanne sempre più pesanti anche per episodi di normale conflitto sociale. Di fatto nei confronti del movimento anarchico viene applicato quel “diritto penale del nemico” sulla base del quale si viene giudicati non tanto per le azioni commesse ma quanto per le proprie idee.

Questo accanimento si riverbera anche contro i detenuti e le detenute che rivendicano il loro ideale anarchico e che, sempre più spesso, vengono sottoposti/e ai regimi carcerari più duri, da ultimo il 41bis.

Da settimane Alfredo Cospito ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza per essere tolto dal regime del 41Bis, mentre altr* detenut* hanno a loro volta iniziato uno sciopero della fame in solidarietà.

Sosteniamo la loro lotta così come tutte le lotte portate avanti dai detenuti e dalle detenute in tutte le carceri per rivendicare condizioni di esistenza meno opprimenti, per la chiusura definitiva del 41bis e degli altri regimi di carcerazione speciale.

Nella nostra storia abbiamo conosciuto la barbarie delle leggi scellerate, il confino, l’esilio, l’eliminazione fisica; non sono mai riusciti nel loro intento: la fame di libertà e di giustizia sociale è più forte di ogni cosa.

20 novembre 2022
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana

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Sosteniamo le popolazioni curde colpite dal terremoto!

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Corteo 12/12 contro guerre e fascismi

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