ERRICO MALATESTA
FRONTE UNICO PROLETARIO 1919-1923
ORE 18.00
Presentazione e dibattito
Il 27 dicembre 1919 le sirene nel porto di Genova chiamano gli operai ad accogliere Errico Malatesta, rientrato in Italia ad onta delle mene del governo. Nel proletariato italiano soffia un vento di rivoluzione. Malatesta si tuffa subito in un intenso giro di propaganda, accolto dovunque dall’entusiasmo popolare, e nel febbraio 1920 assume a Milano la direzione del quotidiano anarchico Umanità Nova. Esorta i proletari a unirsi in un fronte unico che inizi la rivoluzione espropriatrice e ad agire in modo autonomo ma coordinato, tanto nell’atto insurrezionale quanto all’indomani della rivoluzione. Nel giornale discute i problemi della ricostruzione post-rivoluzionaria, critica il bolscevismo e chiarisce la via libertaria al comunismo. Nel corso del 1920 le opportunità insurrezionali non mancano, culminando in settembre nell’occupazione delle fabbriche, ma le resistenze dei socialisti le vanificano. Con l’abbandono delle fabbriche e l’ingannevole conquista del “controllo operaio” inizia la parabola discendente del movimento operaio e la reazione che in due anni porterà il fascismo al potere. In ottobre Malatesta e altri sono arrestati. Sono processati e assolti solo nel luglio 1921 e Malatesta si trasferisce a Roma, nuova sede di Umanità Nova, dove si impegna invano nella lotta antifascista. Dopo l’avvento di Mussolini al potere e la chiusura del giornale Malatesta ritorna al suo lavoro di elettricista e continua sulla stampa superstite la chiarificazione delle idee anarchiche.
Ne parliamo insieme a
Francesca Tasca e Massimo Varengo
A seguire
MANGIAEBEVI LIBERTARIO
(a sottoscrizione per spese della sede)
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