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4 Novembre antimilitarista

Posted in Antimilitarismo, Ateneo Libertario.


Due righe su omobitransfobia e istituzioni

Oggi il Senato, grazie alla ‘tagliola’ chiesta da Lega e Fratelli d’Italia, ha bocciato il ddl Zan, disegno di legge pensato per la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità.
Ora, in quanto donne e/o persone non eterosessuali inserite nel movimento anarchico, non ci siamo mai mobilitat* per chiedere protezione alle stesse autorità che per due millenni ci hanno torturato, ucciso e invisibilizzato. Non scendiamo in piazza per mangiare le briciole che ci lascia il governo dell’etero-cis-patriarcato. E soprattutto, rivendicando un approccio intersezionale, non troviamo protezione in una legge che di fatto legittima la prigione, l’istituzione machista, sessista e omobitransfobica per eccellenza.
Tuttavia, dobbiamo prendere atto che non sono certo riflessioni libertarie e antiautoritarie come queste ad aver portato alla distruzione di un ddl che è stato descritto dal Vaticano come “la legge del diavolo”.
La bocciatura del ddl Zan è celebrata come una vittoria da parte di quella destra fasciocattolica che vede minacciate le fondamenta etero-cis-patriarcali del suo Stato-Nazione e che brinda sulla pelle dei nostri corpi pestati a sangue nelle strade.
Per i partiti e partitini della cosiddetta sinistra di governo, invece, è l’evidente dimostrazione di un’incapacità di prendere una posizione netta in merito al riconoscimento dei diritti più basilari.
Sia chiaro, nessun vittimismo da parte nostra. O meglio, riconosciamo di essere espost* ad una violenza sistemica, ma rigettiamo l’immaginario machista che ci descrive come persone deboli e incapaci di difendersi.
Dalla nostra storia dobbiamo imparare.
Parliamoci, autorganizziamoci, costruiamo reti transfemministe e queer dal basso, diamo vita a spazi sicuri per noi, e pericolosi per chi si sente in diritto di toccare i corpi delle donne e delle persone queer.
PER L’AUTOGESTIONE DEL CORPO, DELLA SESSUALITÀ E DELLE RELAZIONI.
CONTRO GOVERNI E SACRA FAMIGLIA.
Soggettività queer e femministe della Federazione Anarchica – Milano

Posted in Comunicati, Contro l'eteropatriarcato.


Presentazione del libro “La casa vivente”

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Presentazione EMMA rivista n. 02

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Per una campagna antimilitarista di lungo respiro

L’assemblea antimilitarista riunita il 9 ottobre a Milano ha visto una buona partecipazione di decine di compagni e compagne da diverse località. Numerosi interventi hanno analizzato le varie sfaccettature del militarismo nostrano e non solo. Da tutt* è uscita la volontà di avviare una campagna antimilitarista di ampio respiro e che sappia unire momenti a carattere nazionale e interventi capillari sui territori.
È stata espressa soddisfazione per l’assunzione da parte del sindacalismo di base della tematica antimilitarista all’interno della piattaforma dello sciopero del 11 ottobre, frutto anche delle prese di posizione in questo senso promosse da diverse delle realtà presenti oggi.
Come punti qualificanti della campagna si individuano:
– lotta per il completo ritiro delle missioni militari all’estero;
– boicottaggio attivo dell’Industria bellica per arrivare alla sua completa riconversione a uso civile;
– mobilitazione contro tutte le forme di militarizzazione dei territori: dalle basi militari alla presenza dei militari nelle strade delle nostre città, dei poligoni fino alla blindatura dei confini e dei mari contro chi migra dal suo paese;
– denuncia delle spese militari quali risorse di tutt* sottratte ai servizi sociali come sanità, scuola, trasporti, ecc.
– lotta contro gli interessi delle multinazionali italiane, in primis l’ENI, che di fatto dettano al governo l’agenda delle missioni militari all’estero;
– lotta contro le devastazioni ambientali causate dagli eserciti e dalle multinazionali da essi protette, e per creare intersezioni fra i movimenti ecologisti dal basso e l’antimilitarismo;
– contrasto alla crescente propaganda militarista nelle scuole e ai sempre più forti legami fra l’industria militare e l’Università;
– denuncia dell’intima correlazione fra la violenza sessista e patriarcale e la logica militarista.
Su questi contenuti si decide di darsi i primi appuntamenti di mobilitazione:
– iniziative diffuse sui territori il 4 novembre, festa delle forze armate;
– corteo a Torino il 20 novembre contro la mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale bellica e azioni di contrasto durante la mostra stessa che si svolgerà fra il 30 novembre e il 2 dicembre. Mobilitazione che a partire dalla contestazione alla mostra sappia allargarsi a tutti i punti della campagna.
L’assemblea accoglie la proposta di costruire un percorso per una campagna nazionale contro l’ ENI che veda anche una manifestazione nazionale nei primi mesi del prossimo anno nel territorio milanese.
Ritiene significativo l’impegno per sottolineare il legame fra militarismo e sessismo in tutte le iniziative legate alla lotta contro la violenza di genere, comprese quelle che si svolgeranno nelle giornate di fine novembre.
La volontà è quella di rilanciare una nuova assemblea nazionale a inizio anno per continuare la mobilitazione.
Contro tutti gli eserciti, contro tutte le guerre, inceppiamo gli ingranaggi del militarismo!
Le compagne e i compagni dell’assemblea antimilitarista riunita a Milano il 9 ottobre 2021.

Posted in Antimilitarismo, Comunicati.


Aperitivo astensionista

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Sabato 3 Ottobre. Nazionalbolscevismo:piccola storia del Rossobrunismo in Europa

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26 Settembre – Hong Kong, storia di una rivolta

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